KOKORO’

Giacomo D'Amelio

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Un alberello di cachi, piantumato nell’area verde prospiciente il Liceo Secco Suardo, dal 2 aprile è il segno del desiderio da parte della comunità scolastica e cittadina della «… volontà di sottrarci al crescente sentimento d’odio». Con queste parole il Dirigente scolastico, Luciano Mastrorocco, ha commentato la cerimonia di piantumazione di questa piantina, che è figlia di un albero di cachi sopravvissuto alla bomba atomica, sganciata su Nagasaki il 9 agosto 1945. Come hanno sottolineato il presidente del Consiglio comunale Marzia Marchesi e il presidente dell’associazione Kokoro, Flavia Milesi, ora è compito degli studenti averne cura   e diffondere nel contempo la cultura della pace con lo scopo «che ci siano sempre più alberi di Nagasaki». Alla presenza di una rappresentanza del Consiglio d’istituto e del Comitato Genitori, sulle  note del Gruppo Ottoni, diretto dal Prof. Panico, è stata scoperta la targa con le parole di Masayuki
Ebinuma, l’arboricoltore che nel 1994 ottenne le pianticelle di seconda generazione e le donò ai bimbi come segno di speranza.

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